Liste d’attesa: addio code infinite! Medici pagati di più per operare di più? Il nuovo decreto fa tremare i gettonisti!

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Via libera del Consiglio dei Ministri al Decreto Legge: un nuovo piano d’attacco, ma servirà davvero? Il decreto al vaglio, tra speranze e dubbi.

l 4 giugno 2024 il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un decreto-legge e a un disegno di legge per contrastare il problema delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. Il testo del decreto, approvato in via definitiva dal Parlamento il 27 luglio 2024, contiene diverse novità rispetto alle precedenti bozze.

Misure per il personale sanitario

Una delle misure principali è l’introduzione di una tassazione agevolata al 15% per gli operatori sanitari che svolgono prestazioni aggiuntive al di fuori dell’orario lavorativo per ridurre i tempi di attesa. Questa misura mira a incentivare il lavoro straordinario e a potenziare l’offerta di prestazioni sanitarie.

Piattaforma nazionale delle liste d’attesa

Il decreto prevede inoltre l’istituzione di una Piattaforma nazionale delle liste d’attesa presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (AGENAS). La piattaforma sarà interoperabile con i sistemi regionali e servirà a monitorare in tempo reale i tempi di attesa per le diverse prestazioni sanitarie in tutto il territorio nazionale.

Obiettivi per le Regioni

Alle Regioni verranno assegnati obiettivi annuali per la riduzione delle liste d’attesa. Il mancato raggiungimento degli obiettivi potrà comportare la sospensione dei direttori generali delle aziende sanitarie dall’elenco nazionale per un periodo di 12 mesi.

Maggior coinvolgimento degli specializzandi

La bozza di disegno di legge prevede un maggior coinvolgimento degli specializzandi nella lotta alle liste d’attesa. Gli specializzandi potranno svolgere attività di assistenza sanitaria per un massimo di 10 ore settimanali oltre al loro normale percorso formativo.

Contrasto al fenomeno dei gettonisti

Il decreto contiene anche misure per contrastare il fenomeno dei gettonisti, ovvero medici che svolgono attività ambulatoriali private all’interno delle strutture pubbliche. Le Regioni potranno assumere medici con contratti di lavoro autonomo per far fronte alle carenze di organico, ma solo se questi professionisti non svolgono già attività di gettonista.

Piano per il Sud

Il decreto prevede un piano d’azione per il rafforzamento dei servizi sanitari e sociosanitari nelle 7 regioni del Sud Italia che beneficiano del Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027.

Critiche e osservazioni

Nonostante le misure previste, il decreto ha ricevuto alcune critiche da parte delle Regioni, che temono un aumento eccessivo dei costi e una burocratizzazione eccessiva. Alcune categorie di professionisti sanitari hanno espresso dubbi sulla fattibilità di alcune misure, come la tassazione agevolata per le prestazioni aggiuntive.

In generale, il decreto-legge e il disegno di legge rappresentano un primo passo importante per affrontare il problema delle liste d’attesa, che rappresenta una delle criticità principali del sistema sanitario italiano. L’efficacia delle misure previste dipenderà però dalla loro attuazione concreta e dalla collaborazione tra Stato, Regioni e professionisti sanitari.

Insomma, un pacchetto di misure davvero corposo che, se attuato con efficacia, potrebbe finalmente farci tirare un sospiro di sollievo. Ma come sempre, il diavolo è nei dettagli. Le Regioni temono un aumento dei costi e della burocrazia, mentre alcune categorie di medici hanno espresso dubbi sulla fattibilità di alcune misure.

Solo il tempo ci dirà se questo decreto sarà davvero la svolta che aspettavamo. Ma una cosa è certa: il problema delle liste d’attesa è troppo importante per essere ignorato ancora a lungo. È il momento di agire, e questo decreto potrebbe essere la scintilla che accende il cambiamento.

E tu, cosa ne pensi? Lascia un commento qui sotto e facci sapere la tua opinione. Insieme possiamo dare voce ai nostri bisogni e spingere per un sistema sanitario davvero efficiente e accessibile a tutti.

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